Ci sono luoghi che non si visitano soltanto: si respirano, si ascoltano, si vivono. Kōyasan è uno di questi.
A poco più di due ore da Osaka, immerso tra foreste di cedri altissimi e un silenzio che sembra proteggere ogni passo, questo altopiano custodisce da oltre mille anni la tradizione del Buddhismo Shingon, fondata dal monaco Kōbō Daishi. 
Arrivare a Kōyasan è già un’esperienza: il treno che si arrampica tra le montagne, la funicolare che porta verso l’alto e, una volta arrivati, quell’aria fresca e pura che invita subito a rallentare.   Avrete modo di visitare alcuni deli luoghi  più emozionanti di questo luogo sacro.
Okunoin, con il suo lungo viale di lanterne e steli di pietra avvolte dal muschio, è un percorso che tocca il cuore. Qui, tra ombra, silenzi e migliaia di memorie scolpite, si raggiunge il mausoleo di Kōbō Daishi: un luogo che trasmette una spiritualità profonda anche a chi non pratica alcuna religione; Danjo Garan affascina con i suoi templi e la grande pagoda vermiglia, un simbolo iconico del monte, Kongobu-ji, il tempio principale, accoglie con eleganti stanze in tatami e un magnifico giardino zen di pietre che sembra dipingere un paesaggio in continuo movimento.
A Koyasan si dorme in un tempio. Gli shukubō offrono nella maggior parte dei casi camere semplici, pasti vegetariani in stile monastico e la possibilità di partecipare alle preghiere del mattino. Sono momenti che non si dimenticano: il suono dei tamburi, l’incenso che si diffonde nell’aria, i monaci che recitano sutra mentre il giorno nasce pian piano.

Kōyasan è la meta ideale per chi desidera qualcosa di diverso:  un luogo dove la cultura giapponese si esprime nella sua essenza più autentica, e dove ogni viaggiatore può ritrovare un piccolo spazio di pace.