Tra tradizioni vecchie e nuove, fare un viaggio in Giappone significa visitare il Paese che forse meglio di ogni altro racchiude in sé aspetti differenti ma in fondo facce della stessa medaglia! Già, perché tutte le tradizioni, anche le più radicate e antiche, nascono da un gesto compiuto una prima volta!
E così dal “lontano” 1977, a Natale è diventata un’usanza tipica mangiare del pollo fritto (sì, avete capito bene!) da ordinare rigorosamente in una delle filiali della catena americana Kentucky Fried Chicken. Tutto è nato da una vera e propria “ingegnosa” campagna di marketing, in un Paese dove il Natale Cristiano di fatto è sconosciuto e il mito dell’America è sempre in auge (ma in fondo, non siamo stati tutti noi un po' filoamericani?).
La tradizione è ormai talmente radicata che il pollo deve essere ordinato almeno due mesi prima di Natale, vista la grande quantità di richiesta. Al termine del pasto, è immancabile la torta di pan di spagna, panna e fragole.
La tradizione per Capodanno prevede invece la Soba, una zuppa fatta con una pasta che può essere considerata una via di mezzo tra spaghetti e tagliatelle. La lunghezza di questo spaghetto è un auspicio di lunga vita, un buon augurio di ricchezza e prosperità.
Se fate un viaggio in Giappone in questo periodo sentirete poi parlare di “Hatsumode”: un’usanza di cui si perde l’origine. Essa prevede di recarsi in un santuario (o attendere qui l’alba dalla sera del 31 Dicembre), per assistere alla cerimonia dei 108 rintocchi di campana, che serviranno a purificare i peccati che affliggono l’animo umano. Tra i santuari più suggestivi del Giappone c’è quello di Zojoji, a Roppongi, dove con un unico colpo d’occhio si può spaziare dalla tradizione del santuario alla modernità della Tokyo Tower.
Un’usanza più recente e moderna è invece quella delle luminarie che, installate in tutta Tokyo fin da Novembre, rimangono accese spesso fino a Febbraio. Con i fuochi d’artificio, immancabili ormai, esse illuminano la notte del nuovo anno che in molti, in migliaia, decidono di attendere per un brindisi collettivo a Shibuya o Shinjuku. Questo accadeva fino all’anno scorso, ma speriamo di poter vivere di nuovo questa festa nei nostri prossimi viaggi in Giappone.
Per il Capodanno 2021 i giapponesi si accontenteranno di lanciare i propri palloncini stando ben distanziati, e di vederli volteggiare tutti insieme nel cielo, aspettando l’alba.
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Jacopo