È la fantasia prima di tutto a condurci in Uzbekistan!
Parte dalle fiabe e dai racconti che spaziano tra storia ed immaginazione. La Via della Seta ed i viaggi in Asia Centrale sulle orme di Marco Polo; la vita di Tamerlano, Ulug Bek, ma anche Genghis Khan che con la sua invasione mongola ha dato origine ad un periodo di grande splendore per il Paese.
È Samarkanda, città il cui nome è conosciuto da tutti (ma proprio tutti!), ma molti dei quali pensano sia un luogo inventato o legato ad un passato che non esiste più. E invece la ritrovi, proprio lì, al centro di questa “via immaginaria” che univa già 2000 anni fa l’Occidente all’Oriente. Ed oggi, con la sua piazza Registan, riportata agli antichi splendori e ci ammalia con la sua bellezza.
È la magia dei suoi monumenti, moschee e madrase che sono belle sempre, ma di notte, illuminate anche dalla luce magica della luna, sembrano davvero arrivare da un mondo magico!
È la cordialità della sua gente, che è passata indenne attraverso il periodo sovietico (conservandone tratti di laicità che ne fanno oggi uno Stato musulmano assolutamente laico). Sempre sorridenti e lieti di scambiare due parole o mettersi in posa per uno scatto insieme a te.
Passeggiare e soffermarsi nella piazza centrale di Bukhara, la Lyab-i Hauz, vuol dire partecipare ad un’esplosione di vita, come solo in Asia capita di incontrare: anziani che sorseggiano il tè tranquillamente seduti nei caffè, ragazzi che scherzano, coppie che si fanno fotografare… vuol dire girovagare per le tante botteghe di artigianato fatto di ceramiche, bambole, intarsi… un’esplosione di colori e bellezza!
È la particolarità dei suoi mercati, talmente puliti e ordinati da pensare che siano lì apposta per i turisti; dove pane e verdure sono disposti in meticoloso ordine da riportare alla mente delle creazioni artistiche.
Ed al ritorno da questo viaggio in Asia , pensare di essere stati catapultati in una fiaba!
Milena
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